Ultime dai mercati | Aggiornamento del 30 marzo 2020

Lunedì, 30 Marzo 2020

Economia e mercati

Le azioni senza precedenti intraprese dalla Federal Reserve settimana scorsa, che rammentiamo consistono principalmente in un allentamento quantitativo senza limiti e nel finanziamento diretto delle grandi aziende attraverso la sottoscrizione di obbligazioni da parte della Fed stessa, fungono da rete di protezione per l’intero sistema economico. Anche la BCE sta facendo la sua parte con un allentamento quantitativo potenziato di ulteriori 750 miliardi, portando l’arsenale degli acquisti di titoli di stato, obbligazioni corporate e carta commerciale (novità assoluta) a oltre 1.000 miliardi e soprattutto abbandonando in questo piano straordinario battezzato PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme) la regola che limitava gli acquisti al 33% delle emissioni di un singolo Stato. 

Anche i Governi nazionali stanno adottando misure straordinarie per fornire aiuto immediato ad imprese e cittadini e per gettare le basi per manovre di espansione fiscale atte a garantire che la ripresa, quando arriverà, sarà auspicabilmente rapida e decisa. Ad esempio, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato proprio venerdì scorso un piano da oltre 2.000 miliardi di dollari, pari a quasi il 10% del PIL (Prodotto Interno Lordo). In Europa per ora ci si sta muovendo a livello di singoli Paesi, come testimonia su tutti la Germania che, abbandonando il criterio del non incremento del debito, ha varato anch’essa un piano di interventi pari a circa il 10% del proprio PIL. Meno efficace per ora il coordinamento di provvedimenti comuni a livello di Istituzioni europee, con un nulla di fatto al Consiglio Europeo, la riunione dei leader europei, tenutosi giovedì scorso, sui temi cruciali dell’introduzione degli Eurobond, osteggiati dall’asse tedesco-olandese, e dell’utilizzo del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES). Gli Stati membri dell’Unione si sono dati comunque due settimane di tempo per cercare di elaborare risposte comuni.

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